sabato 16 maggio 2015

BEAUTY FOR REAL: GET GLOWING! CHEEK TINT AND LUMINIZER

La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla, e ogni mente percepisce una diversa bellezza.
(David Hume)



La perfezione dell’incarnato di una donna è quanto più contribuisce in misura determinante al fascino e all’incanto della Sua bellezza: essa  appartiene al nostro patrimonio genetico, poiché  con i prodotti giusti possiamo proteggerla, prevenire in parte l’invecchiamento, tirare fuori tutto il suo potenziale con un buon make-up, non apparendo come maschere carnascialesche ,  ma estrapolando tutta la sua luce ed il suo candore sublimandola.
Essendo una grande appassionata di cinema, ho notato come molte attrici, anche le meno belle avessero una pelle strepitosa anche se non incarnavano lo stereotipo della bellona a tutti i costi, e mai come in questi ultimi anni ho notato, soprattutto in serie televisive glamours e stilose come in  Sex and the City , quanto la luminosità dell’incarnato fosse in primo piano. Partendo dal presupposto che già una bella pelle idratata e curata risplenda di suo, ho constatato come una delle protagoniste del telefilm cult, Carrie Bradshaw impersonata da Sarah Jessica Parker presentava un look ricco di punti glow,  nelle zone assolutamente nevralgiche del viso, come zigomi, fronte, alette del naso e mento. Ho sempre pensato che un prodotto particolare, non disponibile di certo sul mercato italiano potesse operare il miracolo, e così da più di dieci anni sono alla ricerca del  belletto magico per un glowing make-up. Inutile dire che mi è stato proposto di tutto: da basi per il trucco che avrebbero regalato una qual certa luminosità, a polveri iridescenti che  sebbene utili allo scopo regalano un effetto pastoso e pesante: pertanto  nulla  di quanto effettivamente cercassi io. Solo da un paio di anni Dior ha lanciato sul mercato italiano il Glow Maximizer: una crema perlescente leggermente dorata da applicare come base, o da amalgamare con un fondotinta impalpabile o infine per sublimare un make-up ormai ultimato con piccoli tocchi leggeri. Nonostante il prodotto rispondesse alle mie aspettative, ancora non ero arrivata al Santo Graal.

sabato 2 maggio 2015

"TRASTEVERE" (PANTHEON PARFUM ROMA)


Un gentile amico proprietario di una delle profumerie artistiche più belle  di tutta la Campania, dove per l’appunto la creazione olfattiva è arte, ha avuto la magnifica idea di rendermi destinataria di una sorpresa quanto mai gradita, di una nuova fragranza che a breve sarà distribuita presso tutti i concessionari della linea di Pantheon Parfum, il cui nome è "Trastevere".



Immagine di Profumeria Afrodite

  Ho pensato alla solita novità che non ha niente di nuovo da raccontarti: ebbene quando ho aperto il mio pacchetto sono stata investita da un profumo celestiale, paradisiaco di cui era imbibita una mouillette del Pantheon che ho debitamente posato sul cuscino accanto al mio, per poterne godere tutta la notte dei magici effluvi provenienti dal capolavoro olfattivo che si deve al genio creativo di origine italiana  Arturetto Landi  che si contraddistingue per quella Sua impronta di opulenza, sensualità, complessità ma soprattutto originalità, che caratterizza tutto il suo lavoro da perfumista.

E’ scoccato il dardo di Cupido nel sentire ondeggiare nell’aria queste note olfattive così particolari e inusitate, poiché nonostante si possa annoverarlo tra i gourmand, tuttavia “Trastevere” non ha niente a che vedere con altre fragranze appartenenti al medesimo genere: non capisci se ad investirti siano le note di elicriso, di cioccolato fondente o fiori ipnotici , ma sbagliavo: è la calda davana a darti lo schiaffo iniziale per rimanere poi irretita da un profumo ancora più dolciastro che ho scoperto consistere nella crema di castagne che si fonde insieme all’ estratto di gelsomino purissimo e note di vaniglia morbide, cremose e carezzevoli che ne contraddistinguono tutto il dry-down finale.


E’ un profumo  dolcemente erotico e liquoroso che racconta la storia d’amore di due focosi amanti: di Raffaello Sanzio  e Margherita Luti, la figlia di un fornaio di Trastevere, nota per l’appunto come la Fornarina, i cui incontri narra la leggenda avvenivano proprio dietro il forno ove un coacervo di profumi e odori accompagnavano il consumarsi della loro grande passione: una passione proibita all’epoca per la differenza di classe sociale poiché Raffaello era comunque considerato un aristocratico  e Margherita solo la figlia di un fornaio che dopo la morte del suo grande amore sepolto al Pantheon, si ritirò nel convento di Sant’Apollonia a Trastevere e di lì a poco morì, forse di tanto dolore per la perdita del suo amato. 
Un profumo, corposo, denso e avvolgente, un gioiello che è come un’impronta indelebile di storie e luoghi antichi che con le altre fragranze del Pantheon  fanno da filo conduttore degli eventi che narrano la storia d’amore dei due sfortunati amanti fino a farli rivivere attraverso una trasposizione olfattiva: Raffaello, Margherita, Notte d’Amore, il Giardino tutte declinate in Extrait de Parfum con un packaging che ricorda un raffinatissimo gioiello dorato  che non può mancare nella biblioteca olfattiva degli adepti di questa nobile arte.
 Che dire? Sono stata presa ancora una volta per il naso, innamorandomi di una fragranza che non ha precedenti.


immagine@thebeautycove